CONTRIBUTO PROGRAMMATICO PER IL PROGRAMMA ELETTORALE DELLA LISTA "INSIEME" DELLA CANDIDATA ALLA CAMERA CINZIA POLITI

Di seguito il contributo programmatico per il programma elettorale della lista " INSIEME " proposto dalla candidata alla Camera nel Collegio Veneto 2 Cinzia Politi.

" I cittadini italiani sono stanchi di promesse non mantenute e di risse politiche che nulla hanno a che fare con i loro reali bisogni. Stanchi anche di prese di posizioni dure, illogiche e spesso dannose per tutti.

Una buona proposta va condivisa. Da qualunque parte arrivi. Questa è la visione di “INSIEME”, perché Insieme è meglio.

C’è anche chi vuole unire. La lista “Insieme” vuole indicare una strada per il centrosinistra, ovvero unire alcune importanti culture politiche che hanno contribuito a costruire quello che c’è di buono (ed è molto) nel nostro Paese.

Puntiamo all’innovazione condivisa, al riequilibrio economico ed ecologico, quindi ad uno sviluppo equo, sostenibile e diffuso. In quest’ottica, ecco alcuni punti essenziali della nostra campagna elettorale, quelli che ogni società civile dovrebbe rispettare per garantire dignità ad ogni persona:

1 - Lavoro:

Come sviluppare e incentivare politiche utili e costruttive sul lavoro? Promuovendo due settori fondamentali:

- Turismo

Il nostro Paese ha tre quarti del patrimonio artistico mondiale. Patrimonio che spesso non promuoviamo come dovremmo.

E’ quindi necessario attivare politiche di valorizzazione del territorio, che non siano, per esempio, di semplice vendita dello spazio areniano a chiunque, ma creando una costruttiva sinergia con tutte le forze in campo: Cultura, Ospitalità (alberghi e ristoranti), Trasporti, enti e fondazioni a sostegno di progetti che saranno aperti a ogni cittadino, creando un rapporto diretto tra cittadini e chi deve rappresentarli nelle sedi istituzionali.

A Verona in particolare vanno promosse le iniziative che creino connessione tra Turismo e Cultura, coordinando iniziative di enti, aziende, privati ed Università a favore di un modo innovativo di promuovere la città ed il suo territorio. Una strategia utile anche a creare lavoro per i giovani.

- Formazione competenze professionali del futuro

Il mondo cambia velocemente. Lo stesso le dinamiche e le richieste di lavoro. Un’idea che può spaventare i meno giovani, ma che invece deve essere letta come una sfida per tutti, a qualunque età.

Per questa ragione è necessario elaborare una serie di progetti sulle nuove competenze del futuro, per creare nuovi spazi di lavoro.

Con l’aiuto di tutti: Università, Aziende pubbliche e private, esperienze professionali qualificate in Italia e all’estero. Una delle importanti occasioni per il futuro è la creazione dei Competence Center Regionali, in cui Verona deve essere protagonista con le proprie eccellenze produttive che vanno sostenute da adeguata formazione di nuove figure professionali.

La tecnologia deve essere vista come un mezzo utile, da studiare e utilizzare per realizzare nuovi orizzonti lavorativi. Nella nostra storia nazionale ci sono uomini come Olivetti, che hanno cambiato il mondo e creato nuovi lavori, impensabili all’epoca.

Certo i tempi sono cambiati, ma la tecnologia deve rimanere un mezzo per la realizzazione di idee, progetti per migliorare l’ambiente di lavoro e la vita collettiva non il fine ultimo di una ricerca fine a se stessa.

E’importante attivare la ricognizione dello stato attuale dell’innovazione tecnologica nei servizi al cittadino dei diversi enti pubblici veronesi: ci sono ancora sacche di inefficienza che vanno rimosse.

Occorre incentivare politiche concrete sul lavoro. I redditi di inclusione non possono essere una soluzione al problema lavoro.

2 - Casa:

Troppi italiani vivono in stato di indigenza. Persone che solo poco tempo fa vivevano dignitosamente e che ora per la crisi hanno perso tutto, lavoro, casa e si ritrovano a dormire in macchina o per strada e mangiare alla Caritas.

Va varato un piano casa per fronteggiare l’emergenza abitativa di intere famiglie che si trovano nella condizione del bisogno, da finanziare con un nuovo fondo pubblico che sostituisca i fondi ex Gescal.

A questo scopo vanno individuati anche gli immobili inutilizzati nei vari comuni da indirizzare a scopi sociali di temporanea assistenza, per dare una speranza concreta di futuro a chi l’ha persa.

Temporanea perché questa assistenza deve essere di “accompagnamento” verso un’autonomia abitativa ed economica. In questa fase transitoria, si devono studiare politiche sociali ad hoc, con il supporto sia del pubblico che del privato (Comuni, Regioni, Stato, Europa, ma anche Fondazioni e altri enti privati).

In questo periodo di accompagnamento si potrebbero creare dinamiche lavorative per gli assistiti, volte alla cura e restauro dei beni abitati o ad altre attività utili e richieste.

3 - Assistenza sanitaria:

L’assistenza sanitaria deve rimanere un diritto per tutti e deve essere adeguata alla capacità di spesa di ogni cittadino. Non è possibile che famiglie intere rinuncino alle cure necessarie o che debbano fare una scelta tra queste e riuscire a fare la spesa per i propri figli.

L’assistenza sanitaria è un principio fondamentale di una società civile, degna di questo nome.(Tema sviluppato da Roberto Buttura e Paola Poli per le rispettive competenze)

Altri temi importanti e particolarmente sentiti dai cittadini sono:

4 - Giovani:

Insieme propone l’istituzione di un servizio civile obbligatorio e remunerato. In generale, occorre coinvolgere maggiormente i giovani nella politica attiva, a partire dagli anni dell’obbligo scolastico.

I giovani sono il futuro del nostro Paese e non possiamo accettare che rifiutino la politica come strumento ad esclusivo beneficio delle classi dominanti.

Si potrebbe pensare a comitati giovanili, raccolti in varie aree (associazioni, scuole, università, ecc), che con incontri prestabiliti, possano dare preziosi indicazioni e suggerimenti ai politici di riferimento e rappresentanza.

I giovani sono la classe politica del futuro. Per questo è importante investire nella cultura del dovere, della partecipazione e della responsabilità. Così non si può restare in silenzio mentre i migliori se ne vanno a cercare fortuna e lavoro altrove.

Occorre sostenere gli studenti meritevoli che frequentano l’università lontani dalla propria città d’origine e che non hanno la possibilità di avere il sostegno della propria famiglia.

5 - Sicurezza:

La sicurezza è un tema particolarmente sentito dai cittadini italiani. Dati ufficiali dicono che i reati sono in calo, ma purtroppo aumentano le rapine in casa.

E proprio questo dato sta creando ansia e azioni private di cui è difficile accertare la legalità. Ma sono anche in aumento gli omicidi di donne in ambito famigliare.

L’impegno rispetto al problema sicurezza, deve essere quello di garantire la certezza della pena. E operare per la realizzazione di una giustizia certa.

Sul tema dell’immigrazione bisogna riaprire dei flussi legali, ma contemporaneamente chiudere quelli illegali.

Proseguire quindi le politiche avviate dall’ultimo governo nazionale attivando politiche di inclusione che tolgano dalle strade i nullafacenti che alimentano il malcontento e danno spazio alla destra xenofoba.

6 - Tasse e fisco:

E’importante recuperare un rapporto più equilibrato fra cittadini onesti e fisco. Si devono prevedere sospensioni nel pagamento delle tasse, in caso di perdita o assenza di lavoro e un sistema crescente proporzionale, tarato sulle reali possibilità del cittadino.

Fisco e cittadini onesti in difficoltà, non possono essere schierati su campi opposti, in guerra tra loro, ma si deve trovare una collaborazione fattiva e concreta.

Si devono prevedere piani di rateizzazioni più lunghi per il pagamento delle tasse e proporzionati alla reale capacità contributiva del cittadino, con sgravio di spese aggiuntive non dovute.

Per i cittadini onesti e in difficoltà, vanno ripensate le misure più gravi (pignoramenti case e stipendi), mentre per i “furbi” e i disonesti vanno aggravate le pene.

7 - Politiche sociali e famigliari:

In Italia le nascite nell’ultimo anno si sono dimezzate. Spesso per una famiglia non è una scelta non avere figli, ma un’esigenza di sopravvivenza.

Molte famiglie devono fare i conti con rette asilo, baby sitter, pediatra e tutte le spese che inevitabilmente comporta un bambino.

Così l’arrivo di un figlio purtroppo non viene vissuto con gioia come dovrebbe, ma come un dramma economico insostenibile.

Occorre studiare politiche sociali volte a sostenere ed aiutare le famiglie in difficoltà, prevedendo esenzioni parziali o totali di rette di asilo o scolastiche e supporto nei mezzi di studio, oltre a sconti fiscali e altri benefit per ogni nato.

Va finalmente approvata nella prossima legislatura la legge che riconosce i diritti dei cittadini nati in Italia. "

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