Provocazione fascista a Verona: un concerto nazirock per Jan Palach

L'evento patrocinato dalla Provincia di Verona, previsto per il 19 gennaio, è organizzato dall’associazione Nomos Terra e Identità, vicina al consigliere comunale Andrea Bacciga

Ci risiamo; ancora una volta nella nostra città manifestazioni che si richiamano ad ideologie fasciste e naziste sono ammesse e tollerate dalla maggioranza di Palazzo Barbieri, ancora una volta ottengono il patrocinio di enti pubblici, ma soprattutto ancora una volta i media locali, soprattutto quelli su carta, non danno il dovuto risalto a queste manifestazioni, quasi dovessero far passare sotto silenzio l’evento, per non disturbare troppo gli organizzatori.

Stiamo parlando del concerto per Jan Palach, in programma per il 19 gennaio in una sala che gli organizzatori non hanno ancora indicato per motivi di sicurezza; ultima provocazione, solo in termini di tempo, che l'estrema destra mette in scena a Verona, città dove i gruppi neofascisti vanno a braccetto con le associazioni ultracattoliche. (leggi anche un nostro precedente articolo)

Non a caso il concerto è stato presentato alla stampa dal consigliere comunale Andrea Bacciga, che quest'estate fece il saluto romano rivolto alle femministe di Non Una di Meno contrarie alla mozione anti 194 con l’appoggio dell’Associazione Popolo della Famiglia di Filippo Grigolini.

Non solo queste manifestazioni sono frutto di una politica becera e reazionaria, ma che ottengano addirittura il patrocinio della Provincia e l’appoggio ufficiale della società Serit, società controllata da Amia e quindi indirettamente del Comune di Verona il cui Presidente è Massimo Mariotti, leader storico della destra sociale scaligera, è veramente troppo.

Nel manifesto di presentazione del concerto accanto al titolo "Terra e libertà" vi sono riportate le date di nascita e morte di Jan Palach, il giovane patriota cecoslovacco divenuto simbolo della resistenza anti-sovietica del suo Paese che il 16 gennaio 1969 si diede fuoco in piazza Venceslao a Praga e morì dopo tre giorni di agonia.

A scatenare la polemica è la presenza di band ideologicamente vicine a movimenti nazisti e di estrema destra come la Compagnia dell’Anello, definita «una tra le prime band nazi-rock italiane” e gli Hobbit, capitanati da Emanuele Tesauro noto come presidente di Fortezza Europa, associazione che si richiama alla propaganda del Terzo Reich e di cui Bacciga è un sodale.

Inoltre si esibiranno I Topi Neri, che hanno suonato al Xmas veronese con i Gesta Bellica (leggi anche un nostro precedente articolo), per celebrare la X Flottiglia Mas, con cui la Repubblica di Salò, insieme all’esercito tedesco, si impegnò a dare la caccia ai partigiani ed infine, a completare la serata, ci sarà Gabriele Marconi, scrittore e cantante, già membro di Terza Posizione, organizzazione di estrema destra fondata da Roberto Fiore e Gabriele Adinolfi, sciolta per banda armata e associazione sovversiva.

E’ tristissimo vedere strumentalizzata la figura storica del giovane Jan Palach, che ricordiamo era un sostenitore delle riforme socialiste di Alexander Dubček il leader cecoslovacco del cosiddetto socialismo antiautoritario dal volto umano e che con il suo sacrificio ha contribuito alla costruzione di un’Europa più democratica.

Infatti tutto si può dire di Jan Palach tranne che fosse attirato dai reazionari movimenti fascisti e vedere veicolate ideologie e messaggi antidemocratici di stampo nazista e fascista utilizzando il suo martirio, con l’appoggio e il sostegno anche economico della politica veronese, è una cosa assolutamente scorretta e riprovevole.

Dalla Provincia, peraltro, il presidente Manuel Scalzotto (Lega Nord) spiega che "noi diamo il patrocinio a manifestazioni artistiche e musicai ma prive di un segno politico così netto: verificherò alla riapertura dei nostri uffici come siano andate veramente le cose in questa vicenda", sminuendo l’intera vicenda come normale amministrazione e non invece, ignorando gli ideali costituzionali, come palese tentativo di propaganda fascista.

Ma non c’è alcuna remora invece da parte del presidente di Serit, Massimo Mariotti, che plaude all'iniziativa dicendo "Ci è arrivata una richiesta, avallata dal patrocinio della Provincia, per un concerto dedicato a Jan Palach, un ragazzo che sacrificò la propria vita contro l’invasione sovietica della sua Patria. Sul palco saliranno band di nazisti? Non è vero".

Opposta è l’opinione di molti esponenti della sinistra scaligera, come l’associazione «Assemblea 17 dicembre» che sottolinea "l’evento è organizzato dall’associazione Nomos Terra e Identità, vicina al consigliere comunale Andrea Bacciga e presieduta da Michele Marai, già candidato alle politiche 2008 con Forza Nuova e finito al centro dell’attenzione per degli scontri allo stadio. L’evento" prosegue la nota di protesta "è stata presentata dal consigliere Bacciga ed intende finanziare le vittime dell’alluvione attraverso l’organizzazione di eventi culturali di chiaro stampo fascista che questa amministrazione non si vergogna di sostenere".

Anche il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco si concentra sugli organizzatori del concerto, l'associazione Nomos.

"Le associazioni che ricevono il patrocinio di Comune e Provincia" dice "spesso sono entità che esistono soltanto sulla carta. Talvolta condividono gli stessi recapiti e gli stessi indirizzi.

Risultano iscritte solo nel registro provinciale delle associazioni ma sono totalmente sconosciute a quelli regionali delle associazioni di volontariato, dove si lavora veramente. Sono dunque quasi sempre veicoli con cui le frange dell'estrema destra camuffano di finalità sociali le loro iniziative propagandistiche.

E continuando "Se non fossero presentate da consiglieri comunali, non riceverebbero la benché minima considerazione in quanto totalmente prive di credenziali.

Un caso simile è accaduto anche per Nomos patrocinata dalla Provincia: il concerto proposto è chiaramente ispirato a valori di estrema destra incompatibili con i valori democratici. Questo meccanismo di premiare gli amici degli amici deve finire, basta patrocinare iniziative di nessuna valenza culturale.

Se la Provincia vuol fare qualcosa per le famiglie colpite dall’alluvione di Verona ha tutti gli strumenti per farlo senza creare delle provocazioni politiche e infangare il buon nome di chi il volontariato lo fa sul serio" conclude.

Il caso ha delle ripercussioni politiche pure a livello internazionale; infatti l'ex ministro della Giustizia della Repubblica Ceca e oggi eurodeputato, Jirí Pospíil, ha annunciato che chiederà spiegazioni al sindaco di Verona, Federico Sboarina, mentre un gruppo di studenti dell'università Carlo IV di Praga ha chiesto l'annullamento dell'evento attraverso una petizione.

Porta invece la data dell’8 gennaio la lettera che diversi senatori cechi hanno scritto al presidente della Provincia Scalzotto dicendo “Le stiamo scrivendo a proposito del concerto in nome dell'eroe ceco Jan Palach, studente e attivista ceco che si diede fuoco e morì nelle proteste durante la repressione della Primavera di Praga.

Sacrificò la sua vita nel nome della democrazia, della libertà e dell'umanità. Questo atto di coraggio non può essere abusato e travisato da gruppi estremisti e di estrema destra che promuovono un'ideologia in completo contrasto con gli ideali di Jan Palach.

Qualsiasi collegamento fra gruppi di estrema destra e Jan Palach è un oltraggio alla sua memoria e non dovrebbe essere supportato da autorità ufficiali. Ci sentiamo per questo obbligati a chiedere alla Provincia di Verona di ritirare immediatamente ogni suo supporto all'iniziativa”.

Come sinistra veronese ci auguriamo in primo luogo che questa manifestazione non possa aver luogo, ma anche che la stampa locale abbia il coraggio di esporsi e denunciare il crescente clima di ostilità presente nella politica veronese verso chi non si omologa al pensiero dominante o “il diverso”, visto come nemico.

Nascondere, sminuire o ignorare la realtà politica che sta alla base di questi movimenti e di queste associazioni e gli appoggi politici ad essi offerti, è un pericolo che la stampa e i media devono assolutamente evitare; la conoscenza dei fatti e la possibilità di permettere la creazione di opinioni e idee è infatti alla base del vivere civile.

Questa vicenda, come altre, in questi mesi ha surriscaldato il clima politico a Verona in un clima all'insegna della xenofobia, del razzismo e del crescendo di manifestazioni promosse dalla destra fascista e radicale.

Opponiamoci quindi con forza e risoluzione a questa riprovevole strumentalizzazione dei fascisti dell'eredità morale del giovane Palach e facciamo sentire la nostra voce contro questo inaccettabile abuso della sua memoria.

Organizziamo una rete di associazioni e partiti progressisti e di sinistra, facciamo sentire la nostra voce, evitiamo il pericolo di trasformare questa nostra bella città in una delle città più di destra, fasciste e razziste d’Italia.

  •   Via Chioda 125A - 37134 VERONA
    Presso la sede del C.C.C.

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