IL SEGRETARIO PSI NENCINI, IN UNA NOTA CONSEGNATA ALLA STAMPA, E' MOLTO CRITICO VERSO LE ISTITUZIONI EUROPEE CHE ACCUSA DI IMMOBILISMO E MIOPIA POLITICA

In una nota, data agli organi di stampa, il segretario PSI Nencini vuole ribadire il suo pensiero in merito all'immobilismo delle istituzioni europee di fronte ai grandi cambiamenti che stiamo vivendo.

Secondo il nostro segretario l'Europa è immobile e non riesce a seguire i mutamenti politici, economici e sociali che i mercati globali stanno innescando in tutto il mondo, legata com'è a vincoli burocratici e a veti incrociati tra i vari paesi.

Non è infatti possibile stare al passo con il resto del mondo se, come attualmente succede, gli organismi europei danno più importanza ai dettagli, come per esempio quanto zucchero deve esserci nel cioccolato, ma non invece allo sviluppo delle reti telematiche, ormai di assoluta e primaria importanza, o nelle infrastrutture per i collegamenti commerciali quali strade, ferrovie, porti ed interporti.

Di seguito il testo della nota di Nencini:

" La storia non fa sconti. E nel nostro tempo galoppa veloce. Più veloce di certe opinioni e di alcune scelte infisse nelle leggi degli Stati e nei trattati dell'Unione Europea. Quando si applicano i deliberati di Maastricht, l'Europa e' gia' immersa nella sua seconda imponente evoluzione postbellica. La caduta dell'impero sovietico e la rinascita delle democrazie orientali avvengono proprio nei giorni, e nelle settimane, in cui il Trattato si discute e si ratifica nei parlamenti nazionali. Di questo cambiamento rivoluzionario non vi è traccia.

Il passaggio dalla globalizzazione alla complessità e' quasi coevo. I G7 si trasformano presto in G20, la lingua inglese diventa una delle tante, il dollaro una delle tante monete, le democrazie occidentali contendono il tavolo a regimi di natura oligarchica se non a dure dittature. E questa e' la seconda stravolgente novità.

La debolezza strategica dell'Europa si nota sia nei particolari che nelle grandi dimensioni. Troppo attenta a regolamentare la percentuale di zucchero nel cioccolato, lenta nel prevedere l'evoluzione planetaria. Esempio: la rete Ten-T (infrastrutture) redatta nel 2004 va riscritta interamente. I corridoi europei si allungano ormai fino ai porti africani. Guardando a Est, e' impossibile escludere la Russia da efficaci sinergie trasportistiche. Tralascio commenti sulla debolezza - assenza?- di una politica estera corale.

Terzo. La banca con i forzieri più ricchi del mondo e' la Banca Popolare cinese. In Africa la Cina investe da anni. Da anni la Cina detiene parte consistente del debito pubblico americano. Da anni la Cina si avvale di una crescita vertiginosa. La Cina potrebbe essere cio' che furono gli Stati Uniti all'inizio del Novecento.

Quarto. Gli stati nazionali sorgono nel nostro continente spesso riducendo a unità contesti regionali dotati di radicata identità. In Spagna, in Italia,in Germania, nel Regno Unito, in Belgio. E cito solo i casi più eclatanti. Le radici non si tagliano. Mai. Sopravvivono.

Accade talvolta che la storia, accumulate fascine su fascine di segni innovativi, spinga i decisori a procedere con un salto. L'Europa e' seduta di fronte a una faglia. Da un pezzo. Vi è si bisogno di una lettura 'aperta' dei parametri per fronteggiare una fase lunga di fragilità ma soprattutto siamo di fronte ad una urgenza strategica della quale solo in pochi si preoccupano. Senza un nuovo 'patto fondativo', sulla scacchiera mondiale sarà difficile identificarci. Il patto fondativo europeo deve tener conto intanto delle mutate condizioni in cui si muove l'universo mondo. Complessità' e finanza corrono senza freni e divorano chi dorme. Se, con l'arrivo delle artiglierie, gli ingegneri del tempo non avessero costruito fortezze adeguate a difendersi dalle palle di cannone, oggi l'Europa avrebbe caratteristiche diverse. E domani? "

Riccardo Nencini

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