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E' INIZIATA LA KERMESSE, TUTTI SUL CARRO DEL "PRESUNTO" VINCITORE!

In questi giorni a Verona si sta vedendo unio spaccato di quell'Italia peggiore che sarà dura a debellare, fatta di passaggi da un partito o da uno schieramento ad un altro

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Il vicesindaco di Verona Giacino, attualmente in un partito diverso da quelli che sostengono la candidatura di Tosi, ha deciso di appoggiare il sindaco per le prossime amministrative

E’ indubbio che quello che si sta vedendo in questi giorni a Verona rappresenta uno spaccato di quell’Italia peggiore che certamente sarà dura a debellare.

Ci riferiamo ad una delle poche cose in cui gli italiani eccellono e si chiama salto nel carro del (presunto) vincitore.

E’ uno sport nazionale, praticato da una parte considerevole della società, ma che ha dei picchi vertiginosi e dei risultati quasi irraggiungibili quando a praticarlo sono gli uomini politici.

Ricordiamo tutti il nome del massimo rappresentante di tale sport nell’attuale legislatura, colui che ha dato la possibilità al precedente governo a non essere sfiduciato e a sopravvivere a se stesso per alcuni mesi, colui che è passato senza remore e senza vergogna dai banchi dell’opposizione a quelli della maggioranza.

Ma l’On. Scilipoti è stato solo il primo, seguito da una ventina di “colleghi” che fondando il gruppo parlamentare dei “Responsabili” (si fa per dire) o meglio dei disponibili, hanno salvato il governo nell’intento non troppo nascosto di salvaguardarsi un posto nella futura legislatura.

Ma limitandoci al nostro Comune dobbiamo dire che quanto successo in Parlamento sta accadendo in egual misura  nella campagna elettorale per le amministrative di questa primavera.

Una fotografia dell’attuale situazione vede infatti il sindaco uscente e candidato per il rinnovo della carica appoggiato dalla Lega e da alcune liste civiche, il PdL prima suo alleato ora assieme al cosiddetto Terzo Polo esprimere Castelletti come candidato sindaco, mentre i partiti di centrosinistra appoggiano Bertucco.

La sovraesposizione mediatica di Tosi, che è apparso sempre più spesso nei programmi televisivi nazionali, l’evidente consenso popolare di cui è accreditato in città, i sondaggi che lo premiano come secondo sindaco più amato d’Italia dopo De Magistris ( Datamonitor, istituto di ricerca del gruppo Bse) fanno si che tutti i pronostici lo danno come probabile vincitore.

Quale miglior occasione quindi per i politici nostrani di centrodestra del PdL, partito che non esprime Tosi come proprio candidato, ma che mirano più ad una poltrona che non al bene della collettività, a salire fin che si è in tempo sul carro del presunto vincitore?

Chi sono questi esponenti, campioni del salto di campo, è presto detto: si va, solo per qualche nome, da Massimo Mariotti a Vittorio Di Dio, da Vito Giacino attuale vicesindaco che evidentemente non vuole correre rischi di perdere il suo incarico, a Anna Leso presidente di Acque Veronesi nominata proprio da Tosi, da Alessandro Montagna assessore all’edilizia privata, ai consiglieri comunali Salvatore Papadia, Stefano Casali e Matteo Gasparato, ed altri e che hanno creato la lista “Forza Verona”.

In questi ultimi giorni il segretario nazionale del PdL ha, riteniamo giustamente, sospeso questi 14 sostenitori di Tosi, che con il loro appoggio hanno praticamente dimezzato il PdL veronese.  

Dobbiamo per la verità ricordare che anche il vertice della Lega, prima assolutamente contraria a liste civiche di Tosi, ha cambiato ultimamente idea nella convinzione di una vittoria facile ed accettato un compromesso farsa in cui Tosi può presentare le sue liste, ma deve essere presente anche sulla lista ufficiale del carroccio.

E che dire del sostegno dell’API di Francesco Rutelli alla candidatura di Tosi?

E’veramente sorprendente che un uomo politico, nato nel Partito Radicale, cresciuto nel centrosinistra nella Margherita, fondatore dell’API partito di centro, dia l’appoggio a Tosi, leghista e di destra.

Le parole di Rutelli, in una recente conferenza stampa, illustrano la sua metamorfosi "I nostri candidati saranno in una lista civica che affiancherà Tosi. Non ci saranno le insegne di API ma una lista dal nome Alleanza per Verona. Si tratta di una scelta corretta perché Tosi è un leghista che ha fatto bene. Ha anche accolto il Presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, con tutte le insegne repubblicane”

Eccezionali e a dir poco sconvolgenti queste sue dichiarazioni, ma forse si è dimenticato di dire la vera motivazione di questo suo appoggio a Tosi che, come tutti sappiamo, è solo la speranza di qualche assessorato o incarico in qualche azienda a partecipazione pubblica.

Non ci resta quindi che augurare a questi emuli di Scilipoti di non riuscire nell’intento che si erano prefissati e cadere dal quel carro che tanto avevano sperato di salire.

 

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