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MANI PULITE - VENTI ANNI DOPO

A venti anni da mani pulite nulla è cambiato, anzi secondo la Corte dei Conti la situazione è nettamente peggiorata

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Claudio Galtieri, Presidente della Corte dei Conti di Milano ha dichiarato che a vent'anni da Mani Pulite nulla è cambiato, anzi la situazione è peggiorata

In questi ultimi giorni non si parla altro che dei vent’ anni passati da mani pulite e dal terremoto politico/giudiziario che ne è scaturito, con le conseguenze inimmaginabili e dolorose che tutti conosciamo.

Dolorose per i moltissimi  imputati scagionati alla fine dell’iter giudiziario,  dolorose per i militanti delle formazioni politiche coinvolte.

Il PSI è il partito che più di tutti ha subito questa opera demolitrice e distruttrice, tale che dopo vent’ anni non è ancora riuscito a scrollarsi di dosso quell’esito nefasto e ne porta ancora lancinanti conseguenze.

Ha subito una emorragia di iscritti e attualmente è ridotto ai minimi termini, ha subito un passaggio di propri rappresentanti alla destra berlusconiana, ha dovuto subire in pratica una vera e propria diaspora.

Solo ora sembrano sussistere elementi che fanno pensare ad un futuro più roseo e positivo; stanno maturando lentamente le condizioni per  una rinascita, stanno riemergendo le idee e i sogni che hanno fatto grande il nostro partito.

Invitiamo tutti a leggere un interessantissimo intervento di Alessandro Petracci sul n° 7 de l’Avanti on line del 21 febbraio ’12  dal titolo “1992, il doppio castigo dei socialisti” con una analisi dettagliata e lucida, condivisibile o meno condivisibile, comunque in ogni caso apprezzabile per i sentimenti che emergono tra le righe.

Altro notevole contributo alla discussione, assolutamente da non sottovalutare, ma che però parte da una diversa visione delle cose, è l’intervista rilasciata dal nostro Rino Formica sul quotidiano “La Stampa” di Torino il 17 febbraio ’12.

In sintesi Formica sostiene che l’inizio di tangentopoli è stato caratterizzato da una occulta regia degli USA, della CIA e delll’Fbi, che dopo la caduta del muro di Berlino non intravvedevano più la necessità di trovare in tutti i casi un nemico oltre la cortina di ferro, ma erano molto preoccupati per una forte espansione della mafia e per i propositi secessionisti del primo momento  della Lega,  nei quali forte era il pericolo di disgregazione dell’Italia.

E’ vero, l’intreccio affari e politica esisteva ed era radicato da molto tempo, ma fino all’inizio di tangentopoli ne’ la magistratura, ne’ la politica avevano forse prestato attenzione alle cause intrinseche che questo perverso meccanismo poteva scatenare.

Ed è altrettanto vero che la politica e lo stesso PSI, non avevano assolutamente compreso  che la questione morale, dimenticata e lasciata ai margini per troppo tempo, alla fine sarebbe esplosa con effetti dirompenti e difficilmente controllabili, cosa che poi è effettivamente accaduta.

Ma sarebbe un errore fondamentale se la politica non sapesse indicare alla gente il rimedio necessario ed indispensabile a questo virus implacabile, che tante vittime ha prodotto; la politica e, in primo luogo, il nostro partito devono iniziare una grande opera di informazione e di spiegazione di quanto accaduto, dando nel contempo forti segnali di discontinuità con il passato, in maniera da fornire la netta percezione di una volontà di cambiamento.

Questo è ancora più vero a seguito delle dichiarazioni shoccanti della Corte dei Conti di Milano in cui veniva confermato l’aggravamento della questione morale a venti anni da Mani Pulite, dimostrando che da allora nulla è cambiato e la politica è rimasta se stessa, senza aver iniziato nessun percorso di cambiamento rispetto il malcostume precedente.

Molto si è scritto in merito al periodo di Mani Pulite, molto si sta ancora scrivendo e personaggi di primaria importanza, come per esempio Piercamillo Davigo e il giornalista Travaglio utilizzando la stampa e i mass media presentano il loro punto di vista, condivisibile o meno.

Tornando a noi socialisti, cosa possiamo dire e offrire alla gente per sentirsi affrancati da questo pesante macigno?

Quindi quale è a questo punto il compito dei partiti di sinistra e in particolare del PSI?

Certamente dobbiamo partire con forti segnali di discontinuità rispetto a quel periodo e offrire una immagine nuova, limpida, pulita, senza condizionamenti e commistioni che potrebbero far pensare a qualcosa di fangoso e viscido.

Dobbiamo lavorare per poter offrire alternativa e soluzioni alle difficoltà enormi che la gente sta attualmente attraversando, dobbiamo essere presenti dove la gente sente che ha bisogno di noi, mi riferisco per esempio al disagio sociale, alla povertà, ai problemi giovanili, alla scuola, ai padri di famiglia che perdono il lavoro.

Solo offrendo una immagine di sostanziali modiche del costume politico e di una incisiva battaglia per una maggiore equità sociale forse potremo, fra non molto rientrare nella politica con la P maiuscola, lasciando definitivamente il limbo che attualmente stiamo subendo.

Materiale da consultare:
 
Alessandro Petracci " 1992, il doppio castigo dei socialisti" dal n° 7 dell'Avanti on line
Rino Formica "Noi sbagliammo, ma non cambio idea; ci fu una regia dell'FBI" da La Stampa
Riccardo Nencini "Craxi, la memoria e gli errori" dalle news del sito del PSI
 
 
 

Il pool di Mani Pulite del Tribunale di Milano

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