Alle ore 12.00 del 9
novembre '11 si sono
chiusi i termini di
presentazione delle
candidature delle
primarie della
coalizione del
centrosinistra a Verona
e definiti i nomi degli
aspiranti a sindaco per
e prossime elezioni
amministrative.
I
tre aspiranti sono:
-
Michele Bertucco,
sostenuto dal PD, Sel,
FdS e PSI
-
Antonio Borghesi,
sostenuto da IdV
-
Mario Allegri,
che ha corso in proprio
presentando circa 1400
firme di sostenitori.
Nella
conferenza stampa
tenutasi immediatamente
dopo il termine utile
per presentare le
candidature, erano
presenti i candidati
Bertucco e Allegri
mentre Borghesi,
impegnato a Roma, era
rappresentato da Marisa
Velardita, coordinatrice
provinciale dell'IdV.
Nel suo intervento
Bertucco ha sottolineato
soprattutto la sua
intenzione di unire i
partiti e la società
civile affrontando
tematiche quali la
mobilità, l'inquinamento
e la sicurezza, intesa
non solo dal punto di
vista della criminalità
ma anche sicurezza nelle
strade.
Ha proseguito inoltre
puntando il dito verso
l'attuale sindaco, non
presente in municipio ma
solo a dibattiti
televisivi nazionali e
quindi non in grado di
interessarsi alla sua
città.
Il professor Allegri ha
incentrato il suo
discorso sulla mancanza
in città di una seria
politica della cultura,
sulla necessità di
incentivare iniziative
di sprono verso le nuove
generazioni per un loro
maggior coinvolgimento
nella società civile,
sull'esigenza di
risparmio delle spese
della politica,
chiedendosi però quale
sarà il Tosi che il
vincitore delle primarie
si troverà ad
affrontare.
Sarà il Tosi delle
battaglie contro il
Procuratore Papalia,
delle iniziative
razziste contro gli
immigrati e gli zingari,
il Tosi supporter delle
frange estremiste di
destra presenti nel tifo
veronese e anche
all'interno della sua
amministrazione, o sarà
Il Tosi che ha celebrato
l'unità nazionale con la
fascia tricolore e ha
ricevuto Napolitano,
insomma il Tosi che
vuole rinnovare la sua
immagine con una nuova
faccia più rassicurante.
Perchè il dubbio è,
secondo Allegri, che
l'attuale Tosi stia solo
pensando alle prossime
elezioni, ma non alle
amministrative a Verona
bensì quelle nazionali,
dimenticandosi quindi
della sua città.
La
coordinatrice
provinciale IdV Marisa
Velardita, portando il
saluto di Borghesi
assente in quanto
impegnato a Roma per
impegni parlamentari, ha
confermato che su
tematiche importanti per
la città lo stesso
Borghesi si impegna
prima a sentire i
cittadini mediante
sondaggi, magari
utilizzando anche nuove
modalità permesse dalla
rete digitale.
Il
Comitato di Garanzia ha
provveduto
successivamente al
sorteggio in base al
quale i candidati
appariranno nei
manifesti, nelle schede
elettorali e negli
appuntamenti pubblici.
E'
iniziata quindi la
campagna elettorale, che
si concluderà sabato 3
dicembre giorno
precedente alle
votazioni; i candidati
hanno sottoscritto
l'accettazione delle
norme indicate
nell'apposito codice di
autoregolamentazione per
la disciplina della
campagna elettorale in
cui, tra l'altro, viene
disposto agli stessi di
osservare comportamenti
di sobrietà soprattutto
per quanto riguarda le
spese per la propria
promozione.
Anche in
merito al programma
elettorale
i candidati hanno
sottoscritto un
"Patto
di Programma"
quale piattaforma
programmatica formulata
dai partiti
costituenti la
coalizione,
che varrà come vero
programma adottato dal
vincitore delle
primarie.
Inoltre
si sono impegnati
a rispettare il Patto di
Solidarietà,
quale
vincolo degli stessi
candidati, come dei dei
partiti e dei movimenti
di riferimento, a
sostenere il candidato
che risulterà vincitore
alle primarie,
Ricordiamo che possono
votare le persone che alla
data delle primarie abbiano compiuto il
sedicesimo anno di età, siano cittadine e
cittadini italiani, cittadine e cittadini
dell’Unione Europea, nonché cittadine e
cittadini di altri Paesi in possesso di
permesso di soggiorno, risiedano nel
territorio comunale, si riconoscano nella
proposta politico programmatica della
coalizione, e versino una quota di
almeno 2,00 euro, a titolo di
contributo alle spese organizzative.
I
seggi elettorali saranno allestiti in
tutte le circoscrizioni, in maniera di
coprire il più uniformemente possibile
tutto il territorio comunale;
si prevedono circa una
quarantina di seggi in totale.