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Ricorso al TAR per mancata consegna da parte della AGSM della documentazione sulla sponsorizzazione dell'Hellas Verona

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Paolo Paternoster Presidente della AGSM

Il nostro Consigliere Mauro de Robertis e Roberto Uboldi (PD) hanno annunciato un ricorso amministrativo al TAR per la mancata consegna da parte della AGSM della documentazione relativa alla ormai famosa e contestata sponsorizzazione dell'Hellas Verona.

La richiesta di prendere visione della documentazione era stata avanzata dal Presidente del Consiglio Comunale Pier Alfonso Fratta Pasini e il diniego alla consegna dei documenti da parte della AGSM ha di fatto aperto una guerra tra Comune di Verona e la stessa azienda municipalizzata.

Nonostante i numerosi solleciti nulla è ancora pervenuto dalla azienda di servizi, se non una lettera del Direttore Generale AGSM Cigolini che sostanzialmente nega la possibilità di accedere alla documentazione richiesta sostenendo che «Agsm opera come ogni altro imprenditore in totale concorrenza con gli altri operatori del settore con la conseguenza che l'attività esercitata è soggetta alla stessa disciplina delle società di "diritto comune" anche in riferimento al diritto di informativa».

Secondo la tesi di Agsm non si dovrebbero applicare le norme per la trasparenza prevista negli enti pubblici ma solo quanto previsto dal codice civile nella convinzione che addirittura gli stessi consiglieri di amministrazione sono «sprovvisti di poteri individuali di ispezione e di controllo» e l'articolo 2422 «attribuisce al socio azionista il diritto di esaminare e di ottenere unicamente estratti del libro dei soci e del libro delle adunanze e delle deliberazioni assembleari» ovviamente attribuendo il titolo di socio azionista all'Amministrazione Comunale

Secondo Cigolini quindi i consiglieri di amministrazione possono vedere i documenti solo nell'ambito del CdA e i consiglieri comunali possono accedere solo a determinati documenti, escludendo di fatto quelli richiesti dai consiglieri De Robertis e Uboldi.

Ma secondo i due consiglieri tali argomentazioni sono assolutamente prive di alcun fondamento giuridico, come viene confermato anche da una sentenza del TAR del Piemonte e "non trovano conforto nella giurisprudenza consolidata" secondo Fratta Pasini.

Fratta Pasini infatti ribadisce che "AGSM è sicuramente qualificabile come azienda dipendente dal Comune" e "non esiste che il regime di libero mercato possa influire sul diritto dei consiglieri del Comune proprietario di accedere ai documenti».

A questo punto è necessario che della faccenda si esprimano in merito sia gli uffici comunali, nella figura del segretario e dell'avvocatura civica, come è altrettanto indispensabile ricorrere al TAR verso queste azioni unilaterali, contrarie al diritto e alla giurisprudenza.

Ma aldilà della sostanza puramente giuridica circa la sponsorizzazione di una società sportiva privata con risorse pubbliche, rimane l'amaro in bocca per il trattamento di favore concesso solo ad una parte dei cittadini veronesi da una società ex municipalizzata a totale controllo del Comune di Verona con esclusione di altri.

E' chiaro a tutti che questa operazione, definita dai vertici di AGSM strategica dal punto di vista del marketing, rimane esclusivamente una mera operazione politica della Lega per ringraziarsi una parte sostanziosa dell'elettorato in vista delle prossime elezioni amministrative.

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