Il tavolo della Presidenza del congresso provinciale veronese

Il 15 febbraio '14 presso la sala riunioni della Soc. di Mutuo Soccorso di Porta Palio si è svolto il congresso provinciale della federazione veronese del PSI.

Dopo l'insediamento della Commissione Verifica Poteri, della Presidenza e la relazione del segretario uscente, il dibattito  si è sviluppato sulle tematiche delle tre mozioni, presentate rispettivamente da Toffalini per la prima, Lovo per la seconda e Fratton per la terza.

Gli interventi dei compagni Rocciolletti, Brombini, Cresco, Righetti e Tagetto, solo per ricordarne qualcuno senza voler escludere nessuno, hanno cercato di focalizzare le tematiche su alcuni punti fondamentali quali la crisi del Paese e delle famiglie, le risorse finanziarie limitate e certamente insufficienti per fronteggiare il disagio sociale, le prospettive politiche del partito in ambito nazionale e in ambito locale.

Altro punto, certamente non di scarsa importanza, trattato sia da Toffalini che presente in altri interventi, è quello incentrato sulle strategie che il PSI veronese deve adottare e sugli obiettivi che deve raggiungere per un nostro maggior coinvolgimento e presenza nel tessuto cittadino e nei comuni.

Al termine degli interventi le operazioni di voto hanno riconfermato a maggioranza Umberto Toffalini segretario provinciale, con due astenuti e nessun contrario.

Per dare le risposte alle tematiche emerse nel dibattito il nuovo direttivo, uscito dal congresso, sarà impegnato nelle prossime settimane a valutare e adottare i provvedimenti necessari, in termine di organizzazione e di suddivisione dei compiti, nella consapevolezza che solo il coinvolgimento di tutti i compagni, nell'ambito delle proprie competenze e disponibilità, sarà in grado di portare i risultati prefissati.

Ricordiamo, solo per citarne alcune in ambito cittadino, che sono presenti criticità di notevole spessore, come per esempio il futuro sviluppo dell'area ex arsenale austriaco, la crisi politica della giunta Tosi, la crisi finanziaria del nostro tessuto industriale, che rischia di lasciare a casa e senza stipendio centinaia di famiglie, la politica dei trasporti cittadini con i megaprogetti della tramvia e del traforo delle Torricelle.

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